La mia Storia.

Disinformazione…Soprusi…Vessazioni…Truffe… Privilegi…Impunità…una Sanità senza regole, senza garanzie per la Salute dei cittadini…la cura della DCCM un ennesimo e lucroso Imbroglio…la nostra SALUTE affidata a politici e amministratori senza scrupoli…ho deciso di raccontare la mia storia per evitare altri calvari e che accada ad altri ciò che è accaduto a me, per amore di verità …

Ecco come l’egoismo ingombrate di pochi, frena la “conoscenza” e la possibile crescita di un paese….

DCCM Italia – Per anni ci hanno raccontato che la nostra sanità pubblica era tra le migliori al mondo, ma da una ventina di anni è iniziato un progressivo de-finanziamento del servizio pubblico per lasciare posto ad un privato senza regole, addirittura si utilizzano soldi pubblici per finanziare la sanità privata. Oggi superficialità, egoismo e indifferenza sono fattori determinanti del progressivo incivilimento della società. Siamo sotto inganno mentale, sensoriale e materiale. In questi anni come “Arianuova” ci siamo opposti a questa tendenza, abbiamo intrapreso iniziative comuni (insieme ad altre 10 associazioni di malati), – come nel caso della salute al primo posto – allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica (sono stati pubblicati numerosi articoli sulla stampa locale), in merito alle problematiche sanitarie a noi più vicine.

TESTO INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SU LA D.C.C.M. – 2014/2015

Studio clinico relativo alla DCCM – condotto dall’Università di Perugia nel 2000.

Nel 2010 – La stessa Commissione parlamentare sul S.S.N., all’epoca presieduta dal sen. I. Marino( medico) si era interessata al problema delle cure Odontoiatriche in riferimento ai L.E.A. e alla D.C.C.M. inviando una Lettera di SOLLECITO alla presidente della regione Umbria.

E successivamente nel 2015 la Presidenza della Repubblica ha inviato una richiesta di chiarimenti, alla regione Umbria

Ma se nei due casi le Istituzioni hanno risposto prontamente, la regione ha sempre rifiutato qualsiasi chiarimento.

In questi ultimi due anni ho scritto più volte alle regione e oltre un mese fa, ho inviato una diffida ad adempiere ai vertici della regione Umbria, (presidente Tesei, assessore Coletto, direttore servizi sociali-welfare, direttore generale asl 2) in merito alle cure Odontoiatriche ma nessuno, ad oggi, ha mai sentito il dovere di rispondere . Ho deciso di rendere pubblici gli atti della mia vicenda sanitaria, al fine che tutti possano comprendere (anche i non addetti ai lavori) cosa avviene nelle strutture sanitarie pubbliche a danno della prevenzione e della salute dei cittadini, e scongiurare che accada ad altri ciò che è accaduto a me. E in primo luogo lo faccio anche per fornire informazioni utili e per ridare un barlume di speranza alle tante persone, che mi scrivono in modo accorato e disperato, non soltanto dall’Umbria, per chiedere informazioni in merito alla cura. A loro voglio dire che:

UNA CURA ESISTE ANCHE NEI CASI GRAVI. E IL MIO “CASO E’ PIU’ UNICO CHE RARO” PERCHE’ POSSO FACILMENTE DIMOSTRARE LE COLPEVOLI NEGLIGENZE DELLA REGIONE UMBRIA E DEL S.S.N. :

Nella prima radiografia a sinistra (del 2002) si nota l’importante latero-deviazione della mandibola, e nell’arcata superiore (mascellare) la presenza di una protesi fissa, estesa, in resina. Protesi definita incongrua anche dagli stessi Odontoiatri referto clinica odontoiatrica pg . Dal 2002 al 2012 ho eseguito presso dentisti e odontoiatri (privati) almeno 7-8 protesi e 4-5 bite per ricentrare l’occlusione, tutti tentativi non solo andati a vuoto, ma che hanno finito per aggravare la mia condizione di salute, con la comparsa ricorrente di emicrania, acufeni, dolori alla Articolazione Temporo Mandibolare, difficoltà nella fonazione e alla masticazione e infine alla deambulazione e alla mobilità e uso degli arti superiori e inferiori.

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Nella radiografia a destra si nota la nuova protesi eseguita all’estero (2012). E’ stata corretta la latero-deviazione della mandibola e messa in centro l’occlusione, rialzata l’altezza della protesi (dimensione verticale).

E questo ha portato ad una completa remissione dei sintomi. Più avanti vi spiego cosa intendo per “quasi” risolto.

ALCUNE CONSIDERAZIONI – Parlare di servizi odontoiatrici carenti o approssimativi è dire poco, visto che anche nel caso della radiografia a sx all’ospedale della mia città sono riusciti a sbagliare, anche un banale esame di routine, nel caso specifico una radiografia L.L. e P.A. del cranio. Quindi lo specialista ASL di Bologna, che all’epoca mi teneva in cura, non ha potuto effettuare alcun calcolo dell’asimmetria del mio volto. – Le linee che vedete riprodotte nella rx le aveva fatte lo specialista. – Avevo fatto la rx come pagante in proprio, mai rimborsato !!!! Nel 2002 quel centro di Bologna non eroga più cure se non ai residenti in Emilia, da almeno tre anni. In violazione ai principi fondamentali del SSN e della Costituzione Italiana.

Prima di effettuare questo lungo e dispendioso viaggio all’estero, avevo chiesto al dentista (privato) che mi teneva in cura, di fornirmi le impronte delle arcate dentarie, che come molti sanno sono di proprietà del paziente, ma lo stesso si rifiutava e addirittura mi ha denunciato per averlo importunato e quindi è dovuto intervenire l’ordine dei Medici e Odontoiatri di Perugia per mettere fine a quella tragica commedia. Vi riferisco questo particolare perchè il laboratorio estero che ha eseguito la nuova protesi, di fatto ha confermato il mio sospetto, le impronte delle arcate dentarie (in Italia) non erano state prese correttamente. E molti dentisti fanno spesso questo errore. Per anni, su di me, hanno fatto protesi adatte a “normo-centrici” a cui hanno fatto seguito estenuanti e ripetute sedute di molaggio selettivo – non solo della protesi ma anche dei denti inferiori – nel vano tentativo di ri-centrare l’occlusione. E questo non faceva altro che peggiorare la mia situazione occlusale, ma anche dal punto di vista fisico e della sintomatologia. Una pratica, quella dei molaggi selettivi, del tutto dannosa, poi chè si rischia di perdere ogni riferimento occlusale e l’iniziale posizione della mandibola. Come mi ha confermato uno gnatologo, di chiara fama internazionale, a cui mi ero rivolto per una consulenza.

COSA INTENDO PER “QUASI”

Ora vi spiego cosa intendo per “quasi”….. nel 2012 la protesi (a dx) non era stata cementata in modo definitivo in quanto dovevano essere effettuati lavori conservativi e di bonifica del cavo orale a causa di una paradontite. Problemi su cui la Asl ha sempre rifiutato di intervenire, non garantendo mai alcuna cura. Più volte mi sono offerto di pagare il costo dei trattamenti ma non c’è stato nulla da fare. Ora purtroppo, forse, giunto al punto di non ritorno con una particolarità davvero sconvolgente….. Devo, rimuovere la protesi per provvedere alla cure necessarie, ma nel maldestro tentativo di rimuoverla è rimasta incastrata su un perno e forzarla potrebbe causare la rottura della protesi. Quindi dopo aver toccato con mano la possibile soluzione sono di nuovo ripiombato in un incubo con la ricomparsa dei sintomi che pensavo di aver debellato. Ma non è tutto, siccome la protesi – fatta all’estero – (in zirconio), in Italia avrebbe il costo di 8-10 mila euro, ora nessun centro Odontoiatrico o dentista privato, o reparto Maxillo-facciale Asl si prende la responsabilità di rimuoverla, sapendo che in caso di rottura dovrebbero provvedere a rifarla facendosi carico della spesa. Ho proposto loro di firmare una liberatoria assumendomi ogni responsabilità, ma non c’è stato nulla da fare. VERGOGNATEVI !!!! un vaffa….. mi sembra davvero poca cosa!!!

Nel 2009 – 50 cittadini di Foligno – avevano scritto al ministero della salute, segnalando il singolare atteggiamento della regione Umbria in merito alle cure Odontoiatriche e il continuo ripetersi di episodi gravi nel distretto socio-sanitario della nostra città.

Quindi sempre nel 2009 siamo stati convocati a Roma per un colloquio con il prof. E. Gherlone referente per l’odontoiatria del ministro di allora. Lo stesso aveva preannunciato una risposta, che però non arrivava… e quindi ho dovuto effettuare questa protesta/provocazione al fine di ottenere la tanto attesa risposta del Ministero A nulla sono servite le sollecitazioni del Ministero, anche in questo caso non è avvenuto nulla.

LA PROTESTA DI UN MALATO …. – il Messaggero

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DISSONANZA COGNITIVA … e palleggio di responsabilità.
Nel 2005 la REGIONE UMBRIA dichiara che non ci sono centri in Umbria, e parla di adeguamenti normativi e finanziari… mentre la Asl afferma che per protocollo non sarebbe prevista nemmeno la stesura di una cartella sanitaria. Quindi niente diagnosi ne cartelle cliniche o sanitarie, ma un continuo palleggio di responsabilità Asl-Regione. Tratti peggio di animali!!! Il mio gatto ha una cartella sanitaria fatta da un medico veterinario ma al distretto di Foligno è così che trattano la salute degli esseri umani.

Nel 2012, finalmente, la Regione scrive all’Asl di Foligno chiedendo di provvedere alla cura del sottoscritto. L’Asl, dopo l’ennesima visita, che si conclude però con la dichiarazione di non essere in grado, questa, di risolvere il problema, risponde che è disponibile soltanto ad una composizione pecuniaria tramite la propria
Assicurazione. Ma nel 2014 l’Azienda ospedaliera di Perugia, risponde che tale composizione non può essere effettuata perché a suo dire – e questo è falso – il sottoscritto avrebbe rifiutato di sottoporsi a non meglio precisate cure riabilitative presso la stessa Asl di Foligno. Ho chiesto subito di conoscere, nella fattispecie, la documentazione relativa a quando, dove e come sarebbe avvenuto tale presunto rifiuto da parte sua, ma a tutt’oggi non ho avuto risposta.

INVECE DI CURARE, FANNO GUERRA AI MALATI!!
A tutti coloro (medici/ammalati) che si oppongono a questo “sistema”. La violenza l’ultimo rifugio degli incapaci.

Un modus operandi davvero singolare per una struttura sanitaria pubblica, senza alcun riguardo per la salute dei pazienti disabili.

IDENTICO SCHEMA – In questo caso hanno fatto anche di peggio, il distretto ha denunciato al tribunale dei minori una mamma disabile accusandola ingiustamente di aver rifiutato le cure, palesemente inappropriate, per i propri figli a loro volta disabili. Ora rischia di perdere la tutela dei propri figli.!!!!!

Ed è così che stanno uccidendo la sanità pubblica non rispettando la normativa sanitaria nazionale e vessando ammalati, disabili insieme alle loro famiglie.

“Il diritto alla salute è l’unico che la Costituzione definisce come fondamentale” quindi bisogna iniziare a ragionare sulla base dei diritti dei cittadini, non di chi amministra o ci governa”.

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