Con la riforma del Titolo V della Costituzione, l’organizzazione e la gestione dei servizi sanitari e la tutela della salute per quanto riguarda le (Cure Odontoiatriche e Riabilitazione Fisica) è stata affidata alle regioni tra le altre innovazioni, videro la nascita le aziende sanitarie, i DRG e, non da meno, il federalismo fiscale a carico delle Regioni, e quindi con dlgs. n. 405 del 29 novembre 2001 vengono promulgati i LEA (Livelli Essenziali Assistenza).

L.E.A. – Livelli Essenziali Assistenza

“Livelli Essenziali Assistnza” Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri dlgs. n. 405 del 29 novembre 2001 entrato in vigore il 23 febbraio 2002

Da quella data gran parte delle regioni del Nord tra cui Emilia Romagna, Veneto, Lombardia hanno introdotto delle clausole, (in violazione dell’art. 32 della Costituzione) come l’obbligo di residenza, (almeno tre anni) che impediscono ai pazienti provenienti da altre regioni Italiane di accedere ai loro servizi sanitari, per quanto riguarda le Cure Odontoiatriche e di Riabilitazione Fisica.
E quindi, come nel caso della DCCM, i pazienti sono stati doppiamente penalizzati e discriminati!!

Da quella data (2001) il Ministero della Salute aveva l’obbligo di provvedere ad un Monitoraggio dei Lea sulla base di appositi indicatori. Ma in realtà nessuno ha avuto interesse e ha mai sorvegliato su cosa stava avvenendo nelle regioni in merito ai Lea.

Ecco cosa afferma lo stesso Istituto Superiore Sanità (Iss) in merito agli indicatori…
“Osservazione di carattere generale: è inutile definire indicatori per i quali non vi sono dati affidabili, rilevati nelle varie realtà regionali e ragionevolmente aggiornati.”

Ma c’è di più dal 2001 era prevista l’istituzione di una apposita Commissione Parlamentare in grado di verificare l’applicazione e il rispetto dei Lea nelle varie regioni. Ma la “commissione” è stata istituita, con ennesimo ritardo, solo nel 2008 e ha svolto il suo lavoro, se ben ricordo, sino al 2012 poi più nulla….

Da ultimo lo stesso Cnel fa un bilancio impietoso della “riforma” del servizio sanitario nazionale.

La relazione “fotocopia” del Cnel (1984-2019) offre un ritratto impietoso dell’immobilismo riformista della sanità italiana.

Approfondimenti normativa sanitaria.

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